Spedizione Espressa
Pagamenti sicuri
Customer Service Chat
Sconti stagionali fino al 40%
Salviamo l'ambiente

QR CODE 9
Elenco piante:

Borragine (Borago officinalis)
Questa pianta viene anche detta “pane delle api” poiché i suoi fiori sono molto graditi a questi insetti ma anche noi umani apprezziamo molto questa piccola pianta poiché ne utilizziamo ogni sua parte sia a scopo culinario, fra i più conosciuti i famosi pansotti liguri, sia a scopo medico. Il suo nome deriva dal latino borra un tessuto di lana ruvida che al tatto ricordava la peluria che ricopre le sue foglie mentre altri ritengono che il nome derivi dal medioevale borrago, sudore, poiché la pianta, una volta ingerita, favorisce questa funzione purificante. Non bisogna comunque esagerare nel suo consumo poiché in alcune fasi della sua vita la pianta sviluppa dei composti dalla presunta attività epatossica.

Elianto/Topinanbur (Helianthus tuberosus)
È conosciuto anche con il nome di Carciofo di Gerusalemme per via del gusto che prende il tubero una volta cotto, mentre elianto (elios=sole) deriva dal fatto che il suo fiore (anthos) ricordi quello del girasole e che come quest’ultimo si disponga per ottenere una migliore irradiazione del suo capolino. Topinambur invece è un termine francese che si fa derivare dalla tribù sudamericana tupinamba, erroneamente indicati come gli scopritori di questa pianta a scopo alimentare. Alcuni membri di questa tribù furono portati a Parigi nel 1613. La cosa fece talmente scalpore che alcuni scaltri venditori iniziarono a promozionare questo tubero sfruttandolo a proprio favore creando però un grandissimo malinteso poiché la pianta è originaria del Canada. Il tubero può essere utilizzato nella dieta per alcune forme di diabete poiché contiene inulina che è una catena complessa di fruttosio. Infatti sé cotto prolungatamente la poltiglia ottenuta ha un sapore decisamente dolce poiché dopo un certo lasso di tempo la molecola si degrada liberando lo zucchero semplice. Le altre doti medicali sono quella diuretica e tonica ma hanno la controindicazione di formare parecchio gas intestinale. Nella cucina piemontese sono utilizzati come verdura per la bagna cauda mentre in Sicilia sono utilizzati per farcire alcune focacce. In tempo di guerra quando scarseggiavano le materie prime nobili come l’uva o i cereali, per ottenere alcol si iniziò a fermentare e distillare il topinambur, mentre in Germania, nella zona di Baden, si produce un liquore chiamato Rossler facendo poi macerare nell’alcol della barbabietola rossa con lo zucchero.

Abelia (Abelia x grandiflora)
Questa pianta è in assoluto una delle più gradite alle api infatti il suo nome richiama incredibilmente la parola francese abeille che significa proprio ape. La sua fioritura prolungata dalla primavera fino all’autunno con i caratteristici calici a trombetta dal profumo dolce, permette di dare un continuo sostentamento agli insetti pronubi. In realtà però deve il suo nome a Clarke Abel un medico che si unì ad una spedizione inglese in Cina alla ricerca di nuove specie. Scoperta l’abelia chinensis ne portò un esemplare a casa. Trent’anni dopo il botanico John Lindey, classificandone il genere, gli diede questo nome in suo onore. La sua introduzione in Europa avvenne grazie ad un altro “cacciatore di piante”, Robert Fortune che in una susseguente spedizione in Cina riuscì a salvare qualche piantina, uscendo indenne da varie peripezie, fra cui un assalto dei predoni. Queste saranno messe a dimora nel giardino dell’Horticoltural Society nel 1844.

Ciliegio montano (Prunus cerasus L)
Il ciliegio è uno degli alberi con la più ricca simbologia presente in moltissime culture nella mitologia greca era sinonimo di fortuna mentre in Cina simboleggia la bellezza femminile in Giappone è il simbolo nazionale e ha dato vita alla tradizionale usanza detta Hanami Che letteralmente significa guardare i ciliegi ovvero contemplare la loro magnifica fioritura ed i petali che cadono lentamente alla fine di essa la fioritura dell’albero di ciliegio Ha un fascino molto particolare innanzitutto perché segna l’inizio della primavera e è un vero trionfo di colori alla fine del grigio inverno la specie conta ben 22 tipologie diverse alcune delle quali si trovano all’interno di questo giardino il frutto di questo albero può andare da dolcissime ciliegie color rosso scuro fino a la varietà più aspra nota anche come amarena.
Vuoi scoprire di più? prenota la tua visita col prof.
Ti è piaciuta la visita? Approfondisci con il libro del prof.
Loading days...
12 euros
Sostieni il "Giardino delle Api"!
Con una piccola donazione, puoi fare una grande differenza per la protezione delle api, fondamentali per il nostro ecosistema. "Il Giardino delle Api" è un progetto che mira a creare spazi sicuri e fioriti per favorire la vita e il benessere delle api, garantendo così la biodiversità e la nostra stessa alimentazione.
Ogni contributo, anche minimo, ci aiuterà a piantare fiori, migliorare gli habitat e sensibilizzare la comunità sull'importanza di questi preziosi impollinatori.
Sostienici e fai fiorire la vita!

