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Salice Dorato (Salix aurita)
Il salix aurita o salice dorato conosciuto anche come salice dalle orecchio è una pianta distribuita in gran parte dell’Europa. Il suo nome deriva dal colore rosso dorato dei rametti giovani. Ama i terreni acidi che sono la caratteristica principale di questo giardino. Le api utilizzano la sua linfa per produrre la propoli.
Mirabolano (Prunus cerasifera)
Appartiene alla famiglia delle rosacee ed è conosciuto anche come amolo, brombolo o marusticano. Originario dell’Asia si è diffuso in Italia nel passato per poi divenire piuttosto raro con il declino del favore legato ai suoi frutti. Era apprezzato nel passato per i suoi frutti, simile a piccole prugne, dalla polpa dolce e piacevolmente acida o come pianta ornamentale per via delle sue foglie rossastre, molto particolari. I frutti sono utilizzati, in Italia, perlopiù per confezionare marmellate mentre nella regione caucasica hanno un ruolo molto importante poiché sono utilizzate come accompagnamento alla carne stufata o arrosto. In Georgia viene preparata una salsa dove si unisce la polpa del frutto ad aglio, menta, coriandolo, aneto e peperoncino per accompagnare la carne alla griglia.
Crisantemo Mirutino (Chrysanthemum)
Il crisantemo appartiene alla famiglia delle Asteracee di cui fanno parte anche gli assenzi. E’ presente in molte parti del mondo dalla Cina, al Giappone fino in Europa dove il suo fiore ha diverse valenze, spesso opposte. In Italia ed in altri paesi europei è il fiore tradizionale che si porta ai propri defunti, simbolo di speranza, probabilmente per via della sua fioritura tardiva, fra ottobre e novembre. Nel nostro paese c’è anche una leggenda. Si narra che un bambino orfano di padre dovesse accudire la mamma malata che si aggravò con l’arrivo dei primi freddi. Quando l’angelo della morte bussò alla porta per prendere anche la madre, ebbe compassione per le suppliche del figlio e gli disse che avrebbe donato tanti anni di vita quanti erano i petali del fiore che gli avrebbe portato. Ma nei prati non c’erano fiori ed il bambino trovò solo qualche margherita. Il bambino molto intelligentemente prese a dividere in strisce sottili i petali della margherita. Arrivato dall’angelo gli porse il fiore. Capito l’inganno, apprezzò comunque lo sforzo fatto e decise che campi dovessero avere questo nuovo fiore, ricco di petali, facendone spuntare a decine nei prati circostanti. In Giappone è invece il simbolo dell’imperatore, essendo presente la sua immagine sullo stendardo ufficiale. Lo stesso vale per il Regno di Giordania dove un fiore stilizzato è ai piedi di un aquila.