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Gelsomino d'inverno
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Gelsomino d'inverno (Jasminum nudiflorum)

E’ una pianta rampicante che si adatta anche ad una coltivazione a cespuglio o strisciante per copire vaste aree di terreno. Il suo nome, jasminum nudiflorum è dovuto al fatto che la sua fioritura avviene nei mesi invernali, fra gennaio e marzo quando i rami sono ancora “nudi” semi sprovvisti di foglie. Per questo è così importante per le api poiché alla ripresa dell’attività di bottinatura, dopo un lungo inverno, le api trovano in questo fiore il primo nutrimento.

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Corbezzolo nano (Arbutus unedo 'Compacta')

Pianta di origine mediterranea che si adatta bene al clima continentale. Per la sua caratteristica di essere una pianta sempre verde in alcune culture è il simbolo dell’immortalità, in altre dell’ospitalità. In genere averne una nel giardino scaccerebbe le streghe di S. Giovanni e le negatività in genere. Virgilio, nell’Eneide, ci racconta che i rami venivano posti sulle tombe dei defunti. Il suo nome botanico arbutus unedo non rende giustizia a questo frutto. Ar significa aspro mentre butus cespuglio. Ma questa pianta può raggiungere vari metri di altezza, mentre unedo è un termine latino, dato da Plinio il Vecchio che vuol dire “ne mangio uno” come se la sua fragranza non fosse gradita. In realtà se il frutto è maturo è dolce e succoso, per nulla aspro. Diversamente alle nostre latitudini, se l’autunno non è caldo, effettivamente diventa difficile mangiarne più di uno. Sempre il frutto simboleggia l’amore e la gelosia insieme poiché l’esterno è di colore rosso e l’interno giallo. E’ una pianta utilissima per le api poiché fiorisce verso ottobre ed ha la caratteristica unica di avere in contemporanea la maturazione dei frutti. Pertanto si crea un bellissimo contrasto fra le foglie verdi, i fiori bianchi ed il rosso dei frutti. Qualcuno, per questo motivo afferma che ancora oggi il corniolo dovrebbe essere la pianta simbolo dell’Italia. Questo perché durante il Risorgimento venne spesso affiancata al Tricolore dell’Italia unita. In Portogallo dove il frutto giunge perfettamente a maturazione si produce anche una sorta di vino e, successivamente, di aceto. In Corsica e Sardegna è tipico fare la marmellata mentre il miele ha una caratteristica nota amaricante, unica nel suo genere superiore a quella del castagno.

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Susino nero (Prunus domestica var. nigra)

Il susino Black Amer è una varietà domestica di origine cino-giapponese frutto di incroci con varietà selvatiche che non raggiunge altezze elevate per rendere poco faticosa e pericolosa la raccolta. Per questo motivo può essere coltivato anche in vaso. A livello di curiosità, in Giappone con i frutti delle prugne (non esattamente queste) si usa fare l’Umeboshi ovvero una fermentazione dei frutti, ancora acerbi ed essiccati, sotto sale. Il preparato aveva in passato doti curative purificanti e ricostituenti. Analogamente, in Occidente, uno dei primi liquori ecclesiastici di cui si abbia notizia era proprio un infuso di prugne, sotto alcol, il cui scopo era il medesimo. Nella tradizione cinese i cinque petali del fiore rappresentavano di cinque elementi (aria, acqua, terra, fuoco ed etere). Sempre in Cina il frutto prugna era simbolo di bellezza modesta, umiltà e moralità nella donna mentre per gli Antichi romani, al contrario, rappresentava la sua sensualità.

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Yucca (Yucca)

E’ una pianta originaria del Messico e della California dove veniva impiegata, per via delle sue foglie fibrose nella preparazione della carta. Gli indiani Navajo fabbricavano stuoie e sandali intrecciandone le fibre essiccate. Le radici contengono saponine venivano macerate nell’acqua per ottenere una sorta di shampoo o per fare bagni di purificazione rituali. E’ il fiore nazionale di El Salvador, lo stato sud americano ma, in alcuni biotipi, si adatta bene anche ai nostri climi. La fioritura avviene nei mesi estivi quando moltissime altre piante hanno già i frutti pertanto è utilissima agli insetti pronubi che in quei mesi hanno difficoltà a procurarsi polline e nettare.

Corbezzolo nano
Susino nero
Yucca

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