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Exochorda
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Exochorda Racemosa (Perla di Maggio)

Questa pianta è un arbusto ornamentale appartenente alla famiglia delle Rosaceae ed è originaria dell'Asia orientale, in particolare della Cina. Fioritura abbondante: L'Exochorda racemosa è nota per la sua spettacolare fioritura primaverile. I suoi grandi grappoli di fiori bianchi puri attirano una vasta gamma di impollinatori, tra cui le api, che sono attratte sia dal colore brillante che dal nettare che i fiori producono. Fonte di cibo per le api: Durante la primavera, quando molte piante stanno iniziando a fiorire, l'Exochorda racemosa offre un'importante fonte di cibo per le api. Le api raccolgono il nettare e il polline, contribuendo così anche alla loro attività di impollinazione, che è essenziale per la riproduzione di molte piante. Impollinazione: Le api sono i principali impollinatori dell'Exochorda racemosa. Mentre visitano i fiori per raccogliere il nettare, trasferiscono il polline da un fiore all'altro, facilitando la fecondazione e la successiva produzione di frutti. Anche se i frutti di Exochorda non sono particolarmente noti o utilizzati, l'impollinazione rimane un processo vitale per la salute della pianta. Attrazione naturale: La forma e il colore dei fiori di Exochorda racemosa sono particolarmente efficaci nel richiamare le api. Il bianco puro dei fiori è facilmente riconoscibile dalle api, che vedono bene i colori chiari, e la forma dei fiori facilita l'accesso al nettare.

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Pero (Pyrus communis)

Il pero comune, dal latino pyrus, appartiene alla famiglia delle rosacee e le sue origini si perdono fra l’Europa occidentale e l’Asia Orientale in quanto l’albero è in grado di sopportare temperature polari. Era conosciuta dagli Egizi così come viene descritta nel De Agricoltura di Porcio Catone. Questa pianta era consacrata ad Era, sposa di Zeus, la cui statua era stata scolpita usando il suo legno. In araldica, compare negli stemmi come simbolo benefico e del buon padre di famiglia.

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Eptacordio (Heptacodium miconioides)

Viene chiamata anche "Seven Sons Flower" (Fiore dei Sette Figli) per la disposizione dei suoi fiori in gruppi di sette. Originaria della Cina, dove cresce spontaneamente in alcune regioni montuose. È un arbusto o piccolo albero che può raggiungere un'altezza di 4-8 metri. Ha una corteccia decorativa che si sfalda, creando un effetto ornamentale particolarmente apprezzato nei giardini. Le foglie sono ovali, verde brillante, con una forma leggermente ondulata. Fiorisce tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, producendo fiori profumati di colore bianco crema, disposti in grappoli di sette. Dopo la fioritura, i sepali assumono una tonalità rossastra, prolungando l'interesse decorativo della pianta. Apprezzata per il suo valore estetico in parchi e giardini, grazie alla fioritura tardiva e alla corteccia decorativa. Attira impollinatori come api e farfalle, contribuendo alla biodiversità.È una pianta rara e, in natura, si trova a rischio di estinzione. Tuttavia, è diffusa nei giardini botanici e come pianta ornamentale. Il nome Heptacodium deriva dal greco hepta (sette) e codium (testa), in riferimento ai grappoli di sette fiori.

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Abelia (Abelia grandiflora)

Questa pianta è in assoluto una delle più gradite alle api infatti il suo nome richiama incredibilmente la parola francese abeille che significa proprio ape. La sua fioritura prolungata dalla primavera fino all’autunno con i caratteristici calici a trombetta dal profumo dolce, permette di dare un continuo sostentamento agli insetti pronubi. In realtà però deve il suo nome a Clarke Abel un medico che si unì ad una spedizione inglese in Cina alla ricerca di nuove specie. Scoperta l’abelia chinensis ne portò un esemplare a casa. Trent’anni dopo il botanico John Lindey, classificandone il genere, gli diede questo nome in suo onore. La sua introduzione in Europa avvenne grazie ad un altro “cacciatore di piante”, Robert Fortune che in una susseguente spedizione in Cina riuscì a salvare qualche piantina, uscendo indenne da varie peripezie, fra cui un assalto dei predoni. Queste saranno messe a dimora nel giardino dell’Horticoltural Society nel 1844.

Pero
Eptacordio
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