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Jacaranda
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Jacaranda (Jacaranda Mimosifolia)

Pianta ornamentale introdotta in Europa nel 1865 a scopo decorativo per via dei suoi fiori viola che formano una caratteristica pannocchia. In Italia è diffusa, per ragioni climatiche, soprattutto al nord. Viene anche chiamata albero delle farfalle poiché i suoi piccoli fiori sono molto graditi a questi lepidotteri.

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Inula Viscosa (Dittrichia viscosa)

L’enula viscosa è conosciuta anche con altri nomi come inula bacicci o dittrichia è una pianta cespugliosa che trova il suo habitat naturale nei terreni aridi lungo le coste del Mediterraneo. Ma la sa rusticità la fa spingere anche all’interno adattandosi anche al clima freddo. In questo caso perde il suo fogliame per poi ricacciarlo con la primavera. La fioritura avviene fra la metà di settembre e quella di ottobre ed è particolarmente gradita alle api che trovano polline e nettare per allevare la covata che dovrà superare l’inverno. Alcuni studi in corso affermano che l’odore di questa pianta sarebbe particolarmente sgradito alla varroa, l’acaro che infesta gli alveari, ma allo stesso tempo interferirebbe con i ferormoni utilizzati dalle api per comunicare. Questa pianta non è invece gradita al bestiame per via della viscosità delle foglie e dai topi che rifuggono l’odore. In passato era infatti prassi comune metterne alcuni mazzi essiccati per evitare che i roditori entrassero in contatto con le scorte di granaglie. In Corsica, dove la pianta è estremamente comune, viene usata per curare le bruciature delle meduse o le punture accidentali di api e vespe. In Sicilia veniva utilizzata come cicatrizzante in caso di tagli estemporanei nei campi mentre, nel passato con il razionamento, una volta essiccata, veniva mescolata al tabacco.

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Pero corvino (Amelanchier ovalis)

Il suo nome botanico Amelancher Canadensis tradisce la sua origine mentre il suo nome comune non deve trarre in inganno poiché i frutti non assomigliano per nulla alla pera mentre la loro colorazione finale, a maturazione avvenuta, è molto vicina al nero. Il fatto che siano graditi molto agli uccelli ha probabilmente qualche attinenza. Sono comunque utilizzati anche dagli umani per la cura dei reumatismi ed anti piretiche. Sono anche diuretici ed ottimi anti infiammatori naturali. E’un arbusto molto vigoroso che cresce nei climi freddi pertanto, in assenza di insetti pronubi, ha sviluppato un sistema di autoimpollinazione. E’ resistente alle malattie ed i suoi rami elastici sopportano anche eccezionali nevicate senza spezzarsi.

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Elicriso (Helichrysum italicum)

Pianta aromatica il cui profumo può ricordare la liquirizia o il curry a secondo delle nostre esperienze passate. Il suo profumo, secondo la tradizione popolare, ebbe origine quando la Vergine Maria vi appoggiò sopra le fasce con cui era avvolto Gesù Bambino. Il suo nome deriva dall’unione di helios , il sole e crusos, aureo. Sole d’oro per via del colore, un giallo intenso. Nella mitologia greca Elicrisa era una ninfa dai capelli biodi che si innamorò perdutamente di un dio e non corrisposta, morì d’amore. Gli dei mossi a compassione la trasformarono in fiore e gli diedero il dono dell’immortalità ai suoi fiori. Infatti, nella cultura francese viene detta himmortelle o immortale poiché i fiori non appassiscono neanche dopo la raccolta. In Grecia è il simbolo, sempre dovuto alla caratteristica dei fiori, dell’amore immortale. E’ infatti presente all’interno del bouquet della sposa. Viene anche usato nelle corone funerarie, sempre per lo stesso motivo. In Sardegna viene detta “la scopa di santa Maria” poiché venivano confezionate scope rustiche con cui scacciare gli insetti dalle case o in mazzetti per eliminare le tarme dalla biancheria. Veniva anche bruciato sia nei caminetti che in appositi fornetti di ceramica poiché si riteneva che i suoi fumi avessero dei benefici nella cura delle bronchiti e raffreddori.

Enula
Pero corvino
Elicriso

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