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E’ una specie di prugna arbustivo nato da una ibridazione naturale fra il prugnolo selvatico e quello domestico, creato dall’uomo. La specie prunus è citata sui testi storici da Plinio, Teofrasto e Dioscoride e si pensa che sia originaria dell’Asia Minore. Il suo nome deriva dal greco prounon. I suoi frutti sono considerati da sempre dei depuranti dell’organismo ed hanno un blando potere lassativo, soprattutto se essiccati. In passato si utilizzava anche la corteccia per creare degli infusi da somministrare in caso di febbre e malattie da raffreddamento mentre le foglie crude erano utilizzate come potente vermifugo per i bambini o per frenare il vomito. Secondo le credenze popolari i fiori simboleggiavano bellezza e protezione, infatti negli stati baltici soprattutto in Polonia si pensava che avere una di queste piante in giardino proteggesse dagli spiriti maligni e dai demoni. E’ una pianta molto gradita anche agli uccelli sia per i frutti che per le caratteristiche della sua chioma piuttosto fitta ideale per farci dei nidi mentre le api utilizzano la sua resina per produrre la propoli.

È una pianta ornamentale appartenente alla famiglia omonima delle tamaricacee. E’ diffusa in Italia esclusivamente come pianta ornamentale. Gradisce principalmente i suoli sabbiosi ed e adatta anche ad essere coltivata vicino al mare poiché non patisce la salsedine. Questa pianta in passato era usata anche come pianta da foraggio poiché il suo sapore era molto apprezzato dal bestiame. Oggi ha perso questa caratteristica e risulta presente solamente in giardini e parchi. Viene utilizzata anche come pianta per il rimboschimento nelle zone litoranee a scopo frangivento per proteggere le dune. La sua folta chioma fatta di rami flessibili e lunghi che difficilmente si spezzano è infatti ideale per questo compito.

È una varietà appartenente alla famiglia delle mirtacee ed è parente stretto dell’eucalipto che troviamo soprattutto sulle coste. È una pianta originaria dell’Australia dove ha una forte valenza spirituale, infatti le tribù aborigene spesso fanno i loro rituali con un ramo di eucalipto in mano poiché pensano che sia l’anello di congiunzione fra l’uomo e l’entità spirituali. La varietà cinerea è molto più resistente ai freddi ed alle precipitazioni abbondanti facendone una pianta ideale anche per i nostri giardini. Può arrivare fino a 15 m di altezza ma quotata accuratamente può dare luogo a bellissime siepi. Le api apprezzano moltissimo i suoi fiori che fanno capolino in primavera, producendo un miele eccezionale dai ricchi profumi caramellati.