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Che cos’è il Bio?

Aggiornamento: 30 mar 2023

Il mondo del biologico e la scelta di Mirbì di sposare un’agricoltura biologica per rispettare l’ambiente.


“La scelta del biologico è stata semplice, non usavamo diserbanti, o sostanze chimiche per proteggere la pianta; non c’erano malattie. Quindi era già in linea con il nostro stile di produzione”


Mirbì, dopo 12 anni dalla sua nascita, ha deciso di compiere un passo importante per l’azienda: nel 2002, trasforma la sua agricoltura in una coltura biologica certificata.

L’azienda, nascendo come sfida a un modello del passato dell’agricoltura locale, ha sempre puntato ad una forma di coltura agricola più sostenibile, dove ogni scelta era ed è strettamente legata al rispetto dell’ambiente.

Per questo, tutti i prodotti derivati dal terreno delle colline Moncrivellesi sono biologici al 100%.


“Abbiamo fatto del biologico una filosofia di vita aziendale, professionale e personale. Il futuro dell’azienda vuole andare proprio verso questa direzione sempre più “green and heatly”, dal frutto al prodotto beauty.”


Cos’è l’agricoltura biologica?

L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola definito e disciplinato a livello nazionale ed europeo. Implica la scelta di non utilizzare prodotti chimici (fertilizzanti, diserbanti, insetticidi) per la concimazione dei terreni, per la lotta alle piante infestanti, ai parassiti animali delle malattie delle piante; inoltre, è vietato l’uso di organismi geneticamente modificati.

L’agricoltura biologica sposa le pratiche di coltivazione tradizionali, essenzialmente preventive, selezionando specie locali resistenti alle malattie e intervenendo con tecniche di coltivazione adeguate.


In agricoltura biologica si usano fertilizzanti naturali, come il letame, altre sostanze organiche composte e il sovescio.

Il sovescio consiste nell'incorporare nel terreno piante - come trifoglio e la senape - appositamente seminate per arricchire il suolo di sostanze utili ad aumentare la fertilità.

Per la difesa delle colture, in caso di necessità, si interviene con sostanze naturali di origine vegetale o minerale espressamente autorizzate ed elencate una a una nel regolamento europeo. Si trattano di sostanze estratte da piante, farine di roccia o minerali naturali, usate per correggere strutture e caratteristiche chimiche del terreno o per difendere le coltivazioni.


Il regolamento europeo che stabilisce le norme sulla produzione biologica per l’Unione Europea, definisce:

“Un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali. Il metodo di produzione biologico esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo da un lato a un mercato specifico che risponde alla domanda di prodotti biologici dei consumatori e, dall’altro, fornendo beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale."


Perché nasce l’agricoltura biologica?

L’agricoltura biologica nasce per cercare di risanare un problema sorto con la crescita dell’agricoltura industriale.

L’agricoltura industriale controlla estensioni agricole per miliardi di ettari che vengono trattati con pesticidi e altri composti derivati del petrolio. Gran parte di questa terra non viene coltivata per alimentazione umana ma per produrre mais e soia per il bestiame allevato.

L’agricoltura moderna e le politiche di mercato sui beni di largo consumo stanno portando:

  • all’esaurimento delle risorse naturali, alla distruzione della variabilità genetica della vegetazione spontanea e della fauna;

  • ad un aumento del fabbisogno energetico e di emissioni tossiche, con effetti visibili sul clima, sull’ambiente e sulle comunità rurali.


Con il termine “agricoltura biologica” si fa riferimento sia a un metodo di coltivazione, ma anche di allevamento, entrambi ammettono solo l’impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura.

“Agricoltura biologica” significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare di suolo, acqua e aria.


Mirbì: certificazioni biologiche

Mirbì, per mantenere la dicitura biologica, deve seguire le normative italiane e deve essere controllata periodicamente da enti di certificazioni Bio. Deve utilizzare solo concimazioni autorizzate e una piccola parte di contrasti a parassiti infestanti.


Certificazioni:

  • Certificazione Biologica Europea: relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici.

  • Certificazione De.C.O: Denominazioni Comunali d’Origine rappresenta un'importante riconoscimento concesso dall’Amministrazione Comunale Moncrivellese ad un prodotto strettamente collegato al territorio e alla sua comunità.



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